La necessità di una riforma del gioco è un tema molto dibattuto, non solo in Italia ma anche all’estero. Nel nostro paese, in particolare, qualcosa sembra essersi smosso e di recente è stato aperto un nuovo fronte di dialogo per vagliare un riordino nazionale di tutto il settore. Federico Freni, neo sottosegretario all’Economia e alle Finanze ha mostrato la volontà di arrivare ad una “regolamentazione affidabile, stabile ed omogenea” anticipando l’arrivo di “proroghe funzionali al riordino”. La situazione nel resto dell’Europa non è molto differente, e forti sono le sollecitazioni per arrivare ad un riordino del settore.

In Olanda dal 1 ottobre è stato aperto ufficialmente il nuovo mercato legale del gioco online e con esso è stato introdotto un registro centrale di esclusione dei giochi, valevole anche per le sale gioco e casinò terrestri. Vale la pena menzionare anche il Regno Unito, seppur formalmente fuori dall’Europa, lì dove vi è stato l’aggiornamento del Gambling Act del 2005 che ha abbracciato tematiche quali la protezione dei giocatori, limitazioni della pubblicità, competenze della Gambling Commission, reclami dei consumatori, gioco terrestre, limiti di età e la loro verifica, controllo sulle risorse economiche dei giocatori. Il Regno Unito, deciso a contrastare l’illegalità, ha chiesto prove reali per misurare la diffusione del gioco illegale in tutto il paese. Ad ogni modo, per vedere attuato qualche cambiamento bisognerà attendere almeno fino al 2023.

L’Europa alle prese con i divieti sulla pubblicità

Gli operatori del gioco devono fare i conti anche sui divieti imposti sulla pubblicità, altro tema spinoso. In Francia, dopo recenti abusi verificatisi nel corso degli europei di calcio, è stata lanciata di recente una consultazione pubblica per valutare la condotta degli operatori di gioco in merito alla pubblicità. Al momento si sta valutando una messa in discussione dell’attuale modello normativo, in vigore da ben 10 anni. Ci sarà, inoltre, la possibilità di proporre nuove misure entro la fine dell’anno. In Spagna, dallo scorso agosto, viene fatto divieto della pubblicità del gioco con vincita in denaro, con l’eccezione del web, social network e posta elettronica a patto, però, che vi sia un consenso espresso. Si pensa già ad un decreto sul gioco sicuro, che sembra essere già in fase avanzata.

L’Irlanda di recente ha proposto la creazione di un’autorità di regolamentazione e un registro nazionale di autoesclusione al fine di migliorare le norme del gioco online e proteggere i giocatori. Si pensa di agire anche sulla pubblicità del gioco. Le proposte sono in fase di vaglio, ma per la loro attuazione ci vorrà almeno un anno. Sebbene anche l’Irlanda sembra essere sulla buona strada, c’è una problematica che preoccupa l’European gaming and betting association, e cioè la possibilità da parte del governo irlandese di introdurre un divieto generale sulle scommesse gratuite.

Questa decisione potrebbe rivelarsi, infatti, controproducente in quanto potrebbe dirottare i giocatori che di solito usufruiscono di bonus e/o scommesse gratuite verso il mercato illegale.

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